Poesia precaria (selezionata da A. Coffami) – 15
novembre 23, 2009 4 commenti
Fotografie. Fotografie in bianco e nero antico. Ecco cosa sono le poesie di Roberto Ceccarini.
La raccolta “Giorni manomessi” (L’arcolaio – 2008) racchiude istantanee, emozioni raggelate in cubi di ghiaccio che emanano calore. Quando lessi il libro ebbi l’impressione – e mi ripeterò – di vedere numerose fotografie antiche, in cornici d’argento e di legno chiaro. Si respira tabacco di uomo anziano, si respirano ricordi enunciati e condivisi. Nostalgie che si rinchuidono in sorrisi e lacrime non disperate, ma serene.
Roberto Ceccarini è curatore del blog rossodisera = oboe sommerso
Le poesie che vi propongo sono estratte dal suo libro “Giorni manomessi” (L’arcolaio – 2008)
non sentivamo più i passi
(il freddo faceva battere i denti)
intorno al fuoco, la sera
tenevano banco le parole,
quasi volessero confortarci.
mi resta un freddo intramontabile
un freddo non commestibile
la somma di bocche spalancate
nella piazza finestre stavano
ad osservare tutti i morti impiccati
– tutta la loro sorda distanza –
grazie per l’spitalità e la lettura, Angelo.
per chiunque abbia voglia di ascoltare sul blog oboesommerrso i “progetti lettura” fin qui ospitati (c’è anche Angelo al n.43 )mi permetto di inserire il nuovo link del blog :http://oboe.altervista.org/blog/
resto a disposizione per eventuali domande.
un caro saluto,
roberto
Corretto il link 😉
thanks
Poesie molto strette, dal suono fermo, vagamente ricordano alcuni scritti di Simic.
Bravo!