Let. In. 2
Maggio 1, 2012 13 commenti
Let. In.
Antologia di Letteratura Inesistente a cura di Carlo Sperduti
(Intro e #1)
BEST-SELLERS
Oceano Mastercard
di Alessandro Straricco
Sei anche tu uno scrittore in crisi? Hai un vuoto d’ispirazione? Non riesci più a tirar fuori qualcosa che sia degno di esser letto mentre pubblico ed editore ti chiedono un capolavoro? Non disperare; l’ultimo romanzo a carattere autobiografico di Alessandro Straricco offre la giusta soluzione ai tuoi problemi.
Amico scrittore, non vale la pena rifugiarsi in paradisi artificiali da bohémiens ottocenteschi, non è più necessario spararsi overdose di oppio per accedere a visioni mistiche da cui trarre qualche spunto letterario, o alzare bandiera bianca e inseguire qualche squallido e consolatorio vizio minore. Tutto si può risolvere con poca fatica e un gran successo! Basta fare come il protagonista di Oceano Mastercard!
E cioè: prendete delle storie a caso, magari rastrellando fogli qua e là da romanzi, racconti e operette varie di terz’ordine che i vostri migliori fan vi inviano a tonnellate elemosinando un grammo di attenzione che puntualmente verrà loro negata. Rifinitele e riscrivetele, amalgamandole con la vostra infallibile tecnica, che già altre volte vi ha salvato la faccia in fasi di profonda inibizione del vostro estro creativo. Infine, cercate o inventate all’occasione un elemento, un’immagine, un tema che le tenga insieme e le faccia incontrare tutte in un punto, come può essere, ad esempio, l’idea di Carlo – protagonista di Oceano Mastercard – che tira fuori la trovata della locanda in riva all’oceano, meta di svariati e improbabili viaggiatori, il cui nome diventa il pertugio giusto in cui infilare una dotta citazione letteraria, che fa sempre figo!
Et voilà! Il gioco è fatto, caro il nostro scrittore in crisi; puoi star sicuro che l’opera sfonderà e ti aprirà le porte del divismo letterario! Sarai in breve tempo sommerso dal successo, dai soldi, dalle donne (e/o dagli uomini, secondo la tua sessualità e i tuoi gusti), dalle offerte di collaborazione come opinionista culturale sulle più grandi testate nazionali e internazionali, dai soldi, dai contratti per condurre trasmissioni televisive, dai soldi, e – non so se l’abbiamo già detto – dai soldi! Sì, tanti tanti tanti soldi.
È questo il manuale di sopravvivenza letteraria che emerge in filigrana dall’ultimo romanzo di Straricco e che rappresenta un dono liberale dell’autore, un suo atto di magnanimità verso il mondo sempre più ampio degli scrittori oppressi dall’incubo della pagina bianca, e che evita a questi stessi di pagare le rette di scuole di scrittura creativa, come quella diretta dallo Straricco, che si incaricano di traghettare i nuovi talenti letterari verso le ultime frontiere del mercato culturale.
Che dire! Gesti che rendono un infinito e indiscusso onore all’autore di questo e altri due successi del calibro di Bordelli di scabbia e Novecento (euri) – il tariffario romanzato delle prestazioni sessuali nelle case chiuse della Torino borghese, reso celebre dall’omonimo film interpretato dall’attore hollywoodiano Tim Rotthinkul.
Rimane così inspiegata (e inspiegabile) la profonda e corrodente invidia di tutti quei critici letterari che tanto biasimano la scrittura dello Straricco. A noi della rivista Trogloditan viene da dire a queste iene frustrate della critica, vergognatevi, e inginocchiatevi anche voi al cospetto di un capolavoro come Oceano Mastercard!
Tempo di lettura previsto: la durata media di un coito, 11 minuti.
Il Cavaliere Insistente
di Italo Cavallino
(Ed. Sellario)
La determinazione e l’insistenza non sempre portano a grandi risultati. Storia di un appassionato di cavalli totalmente imbranato, il cui desiderio di cavalcare è continuamente frustrato dalle rovinose cadute dovute alla sua goffaggine. La collezione di ossa rotte, che si aggiungono di continuo, non spegne la sua determinazione e la passione per i cavalli. Commovente la scena finale in cui il protagonista, ingessato su una sedia a rotelle, si fa trascinare dal cane di casa immaginando di stare su un sulky all’ippodromo delle Capannelle.
Bruno Di Marco
Sputerò sulle vostre trombe
La casa editrice Minimum Sax ha recentemente pubblicato una singolare antologia di racconti intitolata Sputerò sulle vostre trombe: ben ventuno autori se la prendono in maniera spesso scorretta e oltraggiosa col jazz e coi jazzisti, con toni particolarmente aspri nei casi in cui a farne le spese sono i trombettisti.
Sinceramente stupiti dalla gratuità assoluta dell’operazione editoriale, non possiamo fare a meno di consigliarne la lettura. Soprattutto, ovviamente, a quei coglionazzi di musicisti.
La compagnia dei numeri dispari
di Giordano Bruno
(Edizioni Limitate)
La compagnia dei numeri dispari è un romanzo eccezionalmente strutturato, con soluzioni geniali, mai applicate finora. Il libro si presenta con un numero di pagine dispari, il primo foglio è segnato a pie’ di pagina dal numero uno (nonché Primo) per finire al numero 151 (nonché Dispari). La particolarità vera, a conferma della creatività dell’autore, sta nel fatto che le pagine scritte sono solo quelle dispari, mentre in ogni pagina pari salta all’occhio solo un’intensa e struggente pagina bianca. Ma è proprio in queste pagine non scritte che c’è tutta l’essenza della storia. Per non cadere in facili accademismi l’autore ha difatti stravolto il senso tradizionale, non solo della scrittura, ma anche della lettura, e ha spurgato questo sovvertimento da analogie e significati insignificanti riportando il messaggio allo stato primordiale. Le pagine dispari, come richiamato nel titolo, rimangano pure in compagnia, dal momento che non esprimono che parole vacue e senza senso e il lettore si lasci catturare solo dalla poesia della parola inesistente, dal foglio bianco immacolato e puro. D’altronde, citando uno dei maggiori esponenti della critica letteraria contemporanea, Normanno Calvadòs, «L’importante in un buon libro è sempre e solo la struttura, all’interno si può anche leggere di una tazzina di caffè, ma se è strutturato in maniera intelligente e originale il libro rimarrà sempre e solo un capolavoro.»
Il romanzo è stato tradotto in quindici lingue, tutte a ragion di logica incomprensibili.
Daniela Rindi
Il bambino che sognava la fine del nonno
di Antonio Scurato
Finalista al “Premio Amaretto di Saronno”, uno struggente romanzo che descrive l’angosciata adolescenza di Carletto, dodicenne affetto da disturbi psichici che ha come sogno ricorrente il funerale del proprio nonno. Carletto viene mandato in cura dalla bella psicologa Arianna che lo guarirà a suon di ceffoni e brani di Povia.
geni!!!:)
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