Let. In. 9
giugno 19, 2012 6 commenti
Let. In.
Antologia di Letteratura Inesistente a cura di Carlo Sperduti
(#1 – #2 – #3 – #4 – #5 – #6 – 7# – 8#)
SESSO E AMORE E SESSO
Un pertuso piccolo piccolo
di Vincenzo Ceramica
Scivola via leggero come dell’origano questo romanzo che ha per protagonista Tommaso, un guardone cinquantenne che affitta stanze a giovani studentesse in quel di Napoli. Ma ogni camera ha un piccolo pertuso attraverso il quale Tommaso può spiare tranquillamente le sue giovani inquiline. Scioccante.
Angelo Zabaglio a.k.a. Andrea Coffami
L’orgia migliore e altri pipponi
Introvabile raccolta di racconti senili, composti tra i 25 e i 32 anni, di Favino Gelli, scrittore anarchico livornese trapiantato per un errore medico a Roma. Tra i racconti spicca L’orgia migliore, da cui il volume prende il titolo, sofferta e drammatica storia di una pippa e del suo autore che non riesce a venire. Spiccano, tra gli altri racconti, Macrocefalo, L’amore a un euro e mezzo e La fava incatenata.
Il libro, all’epoca della sua uscita, ebbe un notevole successo, osannato da critica e pubblico, ma la sventura che ha portato Gelli all’oblio cominciò con il processo e la condanna per plagio che stabilirono il ritiro del libro. La sentenza diceva che Gelli si fosse appropriato di due racconti: Il pistolino, di proprietà intellettuale di sua moglie Lucia Piccina e Paola la bollente, scritto da sua figlia Angela Gelli a.k.a. Andreina Tuorlone.
Gianluca Liguori
Rometta e Giulieo
di Guglielmo Scuotilance
Gli ingredienti di base per una grande, seppur – diciamolo – un po’ scontata, storia d’amore sono fondamentalmente due: una coppia di amanti il cui sentimento appare irrinunciabile, e un contesto sociale o familiare (o entrambi) che li contrasti. Il grande maestro Scuotilance, reduce dal successo dei suoi ultimi drammi, Il mercante di Lamezia (feroce disamina del rapporto criminale fra ’ndrangheta e commercio all’ingrosso) e Molto rumore disturba (panoramica neorealista sulle lamentele fra condòmini), mescola una volta in più, com’è solito fare, le carte in tavola di questo schema basico.
Luca e Chiara sono due giovani borghesi rampanti della Verona bene dei giorni nostri; lui avvocato, lei architetto, freschi di laurea, in procinto di entrare negli studi professionali delle rispettive famiglie. E sono omosessuali, ovviamente non dichiarati. Oppressi dal conservatorismo miope dei loro parenti e dai riti stereotipati di una provincia veneta privata della sua antica veracità, i due protagonisti decidono di cambiare sesso e riappropriarsi di un’identità negata per troppo tempo. Osteggiati dalle rispettive famiglie, Luca e Chiara finiscono per strada e in squallidi bordelli di periferia a battere per pagarsi le operazioni e le cure ormonali indispensabili per portare a termine il loro progetto di vita.
E proprio sulla strada i due, quando ormai Luca è divenuto Erica e Chiara Alessandro, si incontrano e scoprono di amarsi. Insieme trovano la forza per uscire dai brutti giri in cui erano finiti e riescono ad aprire un piccolo agriturismo, sulle prealpi veronesi – a pochi chilometri dalla città –, chiamato “Rometta & Giulieo”, come simpaticamente i due amavano chiamarsi nell’intimità.
Rinvigoriti da un nuovo progetto di vita che li vede affiancati e teneramente innamorati, Alessandro (che prima era Chiara) ed Erica (che prima era Luca) tentano di iniziare una nuova vita. Ma presto giungono nuovi guai: dapprima le ostinate e pretestuose scuse con cui l’amministrazione comunale nega loro i permessi necessari ad avviare la loro attività, poi le continue vessazioni e gli insulti di alcuni esaltati in camicia verde di un partito politico nordista (i cosiddetti “seghisti”), infine le ingiunzioni di chiusura dell’agriturismo basate su dati falsati con la complicità degli studi forense e di architettura delle famiglie da cui i due protagonisti provengono, e così via lungo una spirale di inaudita violenza e ignoranza che ad un certo punto non lascia più spazio di dubbio al lettore-spettatore su quale potrà essere l’esito del dramma.
Ciò che colpisce di quest’opera, alla fine, è la potenza tragica, lo scontro del singolo con un sistema sociale e di miti che lo travolgono, ma anche la forza e la determinazione di due anime nude che percorrono in solitudine un cammino tanto coraggioso quanto folle. Si avverte, più che in altri drammi, la volontà dell’autore di calcare la mano sugli aspetti paradossali della vicenda per renderla più sconvolgente, ma anche più cinicamente comica; lo Scuotilance finisce, insomma, con lo scuotere le vostre interiora. Voto 8,5.
Leonardo Battisti
Una, nessuna e centomila
di Luigina Pindarella
(Ed. Coniglioni)
Memorie di una prostituta. Il libro narra delle difficoltà all’inizio della carriera, dovute a una concorrenza agguerrita. Finalmente la protagonista prende la decisione di trasferirsi altrove e la scelta cade su una piccola città dove nessun’altra fa la vita. Gli inizi dell’attività vengono svolti in un vicolo vicino al centro e, subito, la novità attira gli abitanti. Tutti vogliono provare la specialità della casa: sesso orale. La situazione di monopolio esalta la protagonista che sente che può permettersi di chiedere un prezzo che mai si sarebbe sognata: centomila lire.
La clientela all’inizio si lamenta, ma continua a pagare regolarmente il servizio e versando, ogni volta, le centomila richieste. La chiamano “Bocca di esosa”.
Vengono tentate forme di protesta fino agli scioperi del sesso. Ma la “fame” è tanta. Col favore delle tenebre i manifestanti, di nascosto l’uno dall’altro, si presentano nel solito vicolo per il solito servizio. Lentamente il fronte dei protestanti si rompe e gli affari ricominciano come prima, anzi meglio, visto gli arretrati accumulati dagli uomini del paese.
Con l’entrata dell’euro la protagonista decide di andare in pensione. Abbandona il vicolo e affitta una stanza da “Gino B&B”. Il pagamento avviene, naturalmente, in natura.
L’autobiografia si chiude con il racconto della chiusura dell’onorato servizio, quando ormai la protagonista ha raggiunto un livello di benessere più che dignitoso. Decide di dedicarsi ad attività più tranquille, anche se, ogni tanto, confessa di sentire un leggero senso di nostalgia per le serate passate nel vicolo a dispensare momenti felici seppur a caro prezzo.
Bruno Di Marco
Aspettando godrò
(Ed. Sozzogno)
Manuale per eiaculatori precoci. Guru della sessuologia mondiale spiega le tecniche su come aumentare i tempi delle proprie prestazioni sessuali con numerosi schemi e fotografie. Dalle tecniche di concentrazione su pensieri negativi, che vanno dalla nonna morta al derby perso all’ultimo minuto, alle tecniche cosiddette meccaniche che si diramano in sottotecniche. Queste tecniche si dividono in due settori. Il primo raccoglie quelle basate sul sistema dello “strangolamento” dell’organo sessuale maschile che può essere esercitato a mani nude con vari tipi di prese o con l’apporto di opportuni mezzi tecnici. Il secondo settore raccoglie quelle basate su un principio che potremmo definire più d’impatto. Quella che l’autore ritiene più efficace consiste nell’aumentare l’oscillazione della spinta pelvica in modo che il sesso maschile fuoriesca e successivamente, nel rientrare, vada a puntare contro l’osso pubico della partner. L’impatto provocherebbe un dolore acuto che impedirebbe, secondo quanto sperimentato dal guru in prima persona, il raggiungimento della punta massima del piacere.
Bruno Di Marco
evvai!!! 🙂
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