I capolavori ritrovati della poesia – Suor Concetta Lovreglio

Un’operazione di salvataggio a cura di Ennio Canallegri e William Kessel Pacinotti

VSIAUN XXXVIII (versione originale)

Madau, Madau,
d’ praimavair, d’ saugn e d’ nautt
[Madau]
nun g’ n’ staunn chiau.
Ha stat’ u vaint
ca m’ha agitait taint?
O invaic’ iè Craist
ca ma vaul accaint?
Iè com’ a caidda caus strain
ca saugn’ semb’ la mattain
ca fasc’ tailt e iè la fain

VISIONE XXXVIII (traduzione prima di Onofrio Palese)

O Vergine Maria, Maria
è la mia ultima primavera
niente più sogni e notti
Colpa del vento
che mi ha scosso dentro?
O forse è Gesù
che mi vuol presso di sé?
Come in quelle visioni mattutine
la macchina bizzarra
che dice tailt per fine.

Immacolata Concezione Lovreglio (SUOR CONCETTA LOVREGLIO)
(Montegrosso, 1598 – Roccolo di Ganda, 1636)

È successo solo con l’arrivo di Onofrio Palese all’antico convento della bergamasca delle suore Crocifisse Silenziose Conciliate minori (da non confondere con l’analogo ordine monastico delle “maggiori”, celebri per associare al voto dell’assoluto silenzio cruente pratiche penitenziali, prima fra tutte la “sei giorni di rosario con cilicio”, una specie di gara mistica ad eliminazione). È lui che ha consentito di svelare l’ultima delle dimenticate “Vsiaun” di Suor Concetta Lovreglio, l’unica rimasta indecifrata. La leggenda vuole che Suor Concetta, sul letto di morte (già approntato da mesi su indicazioni della medesima, che aveva visto e presentito in sogno la sua dipartita) un istante prima di spirare abbia spezzato il voto per sussurrare in un orecchio all’inseparabile compagna di cella Suor Desolata la spiegazione della chiusa dell’ultima visione, la XXXVIII, e che Desolata, rompendo anch’ella l’impegno al silenzio abbia detto “Sono desolata…” e che tutte le altre sorelle presenti abbiano risposto di riflesso “lo sappiamo che sei Desolata” squarciando pure loro il voto e sancendo di fatto la loro uscita definitiva dall’ordine delle Crocifisse, e che Suor Desolata ormai consapevole dell’imperdonabile dissuggello della promessa abbia continuato “Ma no…Sono desolata nel senso che sono dispiaciuta, perché non ho capito nulla di quello che Suor Concetta ha detto a proposito della sua visione. Ha detto una strana parola, clip, flap, jupiter, non so…insomma parlava come scriveva”. Al che, tutte quante fecero i bagagli e lasciarono giocoforza il monastero, dove rimasero solo la suora cuoca (si era a ora di cena) e la suora erbaria (che era per boschi).
Le Visioni, ridotte in scrittura da suor Concetta nell’ostico idioma alto-murgiano del paese da dove era stata catapultata, ancora ragazza, nei corridoi senza voce del monastero di Roccolo di Ganda, erano state decrittate nel corso dei secoli, restituendoci la preveggenza e le profetiche sinapsi dell’oscura monaca pugliese, che senza un percorso razionale era riuscita a parlare al suo tempo di eventi e concetti estranei, eppure inesorabilmente fissati nel futuro. E così rileggendo le Visioni ci passano davanti, inequivocabili, la battaglia di Sadowa, l’attentato a Lincoln, una delibera condominiale del 20/7/1966 con tanto di nomi e cognomi dell’amministratore e del segretario dell’assemblea, le tende a pois, la crisi dei valori; il rayon. Per trentasette volte. Tutte. Tranne una.
E siamo a Onofrio, più di tre secoli dopo. Pare che il nuovo custode, che poi fece del convento ancor più una fortezza inespugnabile dall’esterno, durante il giro ricognitivo della struttura insieme alla badessa, si sia fermato dinanzi alle teche di vetro della piccola biblioteca dove riposavano ben protetti i manoscritti originali vergati a mano da Concetta, li abbia scorsi uno a uno e giunto all’ultimo, il XXXVIII, abbia esclamato: “Cazzo, il flipper!”.

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2 Responses to I capolavori ritrovati della poesia – Suor Concetta Lovreglio

  1. Marina says:

    Porte e porte che si aprono in questo insieme che trovo elegante, ben costruito, divertente,

    porte che portano a sorprese , invenzioni, rese con attenta , quasi filologica, attenzione

    al lessico.

    Grazie,

    Marina

  2. Canallegri says:

    saimpr sia lodait

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