Di venere e di marte non si sposa e non si parte – #fiabebrevichefinisconomalissimo

di Francesco Muzzopappa

I proverbi hanno sempre un fondo di verità.
Chi va con lo zoppo va sano e va lontano.
Una rondine non fa una piega.
Se il buongiorno si vede dal mattino, la notte porta consiglio.
Non tutti i mali vengono al pettine.
Ma soprattutto: Di venere e di marte non si sposa e non si parte.
La sposa Stefania Patata Novella volle però sposare a tutti i costi il suo sposo Rosario Macello sia di venerdì che di martedì, “tanto a me della cattiva sorte non importa proprio nulla”, diceva sprezzante del pericolo. Aveva solo venti anni. Era innocente e sprovveduta.
Ma i proverbi non mentono mai.
Una gran maledizione li colpì immantinente.
Furono costretti a vivere insieme fino ai 140 anni.
Stanchi, stufi e spenti, decisero di togliersi la vita insieme partecipando a un concorso a premi con in palio una coltellata.

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