La prova
ottobre 6, 2013 Lascia un commento
di Ennio Canallegri
We train young men to drop fire on people. But their commanders won’t allow them to write ‘fuck’ on their airplanes because it’s obscene!
(col. Walter E. Kurtz, Apocalypse Now)
Thời cơ thuận lợi
[(è) Il momento favorevole]
(gen. Võ Nguyên Giáp)
Colonna sonora: White Bird, It’s a beautiful day
Il tenente Colley le sigarette le accendeva con uno zippo che era un paradosso. Un insulto. La prima volta che a Tommy era capitato per le mani – direttamente dalle mani di Colley – era stata anche la prima in cui la sua condizione attuale, ciò in cui si era trasformata la sua vita da quando era arrivato in quella terra di pioggia, fango e piombo, gli si era svelato in tutto il suo fulgore, nel suo fuoco rutilante e distruttore.
Il tenente prima di iniziare a parlare con qualcuno, aveva l’abitudine di offrirgli una sigaretta; se ne accendeva prima una lui, poi ne passava un’altra insieme allo zippo a chi gli stava di fronte. Tom aveva letto le parole incise sull’accendino al momento di restituirlo al tenente, che intanto aveva già tirato le prime due boccate e stava per attaccare a parlare. “Fighting for peace is like screwing for virginity” recitava la frase. Tommy che laggiù, quasi senza accorgersene, si era improvvisamente trovato a dover uccidere più persone che insetti, e che conosceva a memoria le voci che assicuravano che William Colley fosse nel selezionato club dei doppi veterani, i soldati che nei villaggi violentavano le donne poco prima di ammazzarle, pensò che il mondo che credeva di conoscere procedesse al contrario.
– Che c’è soldatino, non vuoi rendermelo? – gli chiese Colley, porgendogli una mano e sollevando il labbro superiore di sbieco, in una smorfia che voleva essere un sorriso senza riuscirci. Leggi il resto dell’articolo
Commenti recenti