Storia delle Utopie Economiche nei Mercati Globali /5

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Nel 1990 le Nazioni Unite hanno ufficializzato un nuovo approccio ai problemi dello sviluppo, che finalmente abbandona la visione riduzionista economicista dell’aumento del reddito pro-capite, e ratifica la necessità della misurazione di variabili quali istruzione, sanità, diritti civili e politici. Riecheggiando in particolare la teoria degli entitlements dell’economista indiano A. Sen – secondo la quale lo sviluppo desiderabile è quello che consente a ciascuno l’effettiva acquisizione delle risorse determinata, oltre che dal reddito, dall’esistenza di meccanismi istituzionali e politici idonei – il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (vedi UNDP) pubblica il primo Rapporto sullo sviluppo umano. L’Indice di sviluppo umano (ISU) istituzionalizza un nuovo modo di misurare lo sviluppo, inteso come «processo di ampliamento delle possibilità di scelta della gente». Aggregati in un indice ponderato troviamo i seguenti indicatori:

  • speranza di vita alla nascita;
  • tasso di alfabetizzazione;
  • valore reale del reddito pro-capite espresso in potere d’acquisto rispetto al dollaro. Leggi il resto dell’articolo
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