Da Genova a oggi. II parte: intervista a Domenico Esposito Mito

di Claudia Boscolo

Abbiamo fatto una chiacchierata con Domenico Esposito Mito per capire in quale modo uno scrittore giovanissimo si rapporta a fatti che per un’intera fascia d’età rappresentano l’evento traumatico per eccellenza. Emerge dall’intervista un dato molto interessante, ovvero il fatto che per un giovane scrittore come Esposito ciò che più conta è la ricerca dei meccanismi che portano alla rabbia sociale, più che la sete di giustizia per gli abusi subiti nel contesto dell’evento storico in sé. In questo atteggiamento si fa strada già una storicizzazione di esso.

CB: Come hai deciso di unire la forma romanzo al saggio politico, religioso e sociale?

DE: In realtà non è che lo abbia veramente deciso, è venuto in automatico. Che sia anche una sorta di saggio è ciò che ha rilevato il mio editore quando lo ha letto. È un romanzo sociale e, come in tutti i romanzi sociali, vi sono delle riflessioni – sia nella narrazione, sia nei dialoghi dei personaggi – sulla società e sul mondo che li circonda.(tra l’altro oltre che sociale qualcuno lo ha definito storico-sociale, dal momento che è ambientato nel 2001) Leggi il resto dell’articolo

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Da Genova a oggi. La memoria del G8 attraverso generi e media

La seconda parte di questo articolo, contenente un’intervista allo scrittore Domenico Esposito Mito, verrà pubblicata venerdì 1 giugno.

di Claudia Boscolo

Laddove tutti narrano non ci dovrebbe essere esubero di temi, verrebbe da pensare. Anzi, i temi dovrebbero scarseggiare. In una nazione di gran contastorie come la nostra, un paese in cui si dice vivano più aspiranti scrittori che effettivi lettori, dove non scarseggiano i circoletti e le associazioni che si sobbarcano il peso di riempire la voragine culturale volutamente lasciata dalle istituzioni e dalle tristi politichette locali, l’elaborazione del lutto causato da un evento disastroso, che data ormai a più di un decennio fa e di cui chiunque può dichiararsi vittima, dovrebbe essere cosa fatta. Invece il G8 di Genova rappresenta l’ultimo di una lunga teoria di traumi da cui gli italiani sembrano non riprendersi più. Leggi il resto dell’articolo