Poesia precaria (selezionata da A. Coffami) – 16
dicembre 7, 2009 1 commento
Se cercate della poesia classica non cercatela certo in GOME ZETA.
Rapper e poeta, poeta/rapper, poesie su beat ed intralci mentali dove ci si perde e solo alle volte ci si ritrova. Cunicoli cubici di termini e lettere, incastri e rime con simbologie e significati che creano giochi di rime ed immagini geniali quanto bizzarre.
Conobbi GOME ZETA a Milano e con lui presi parte al progetto FOLLI TRA FOGLI (insieme a Mary Nicole e Marco Borroni) e rimasi affascinato dai suoi testi completamente avulsi dal mondo hiphop che tanto amo. Poesia allo stato puro, estrema, cervellotica e spiazzante. Abile improvvisatore di strofe agghiaccianti e MAI banali, GOME ZETA si cimenta nella poesia “avanguardista” e sperimentale (toccando di conseguenza punte classiche e futuristiche). Alcuni testi e brani sono visionabili e scaricabili dal suo myspace, null’altro ho da dire, offritegli una scacchiera e ne sarà felice.
Attendenti
Figure
sull’uscio
del quadro.
Gara tra Urani
Gara tra urani mentre la mendegli umani si estende –ndo i limiti del cosmo in progressione a 3 x tre ntaseichi-lometri orari per 10 alla setterritori verbaliberati dai sen si aggiran nei deserti titubanti poiché privi di vista/sui borDi un gradino che da su un abisso/balaustra sul dipinto con luna/radura a ridosso di un colle in cui cristo dispiega sei zampelosecernendo fune ascende a gran madre ragno dei cieli /la vedi la trama?la vede e la brama ora che la comprende può toglier le bende alla dama fortuna scoprende-one assenza di occhi us errature alla porta del volto orneranno a girariaprendo sorriso sua chiave/
esercizio di senso,astrazione del flow emissione di flusso dal fiore più basso di effe nave dei sensuiflussi di t increspano in flutti di S/O S oso so o e(S)se
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