I gatti dello zodiaco

gattini
di Matteo Pascoletti

La faccenda che i gatti, se li ignori, si avvicinano per strusciarsi e far le fusa mica lo so se è vera; non ricordo dove l’ho sentita la prima volta e non ho mai fatto ricerche approfondite. Se anche esistono studi scientifici di un certo spessore, non li ho letti. Dai ricordi non sovvengono particolari gatti che, da me ignorati, si siano avvicinati affettuosi o incuriositi, mostrando di averlo fatto proprio per quel motivo. Però questa cosa ce l’ho dentro e a volte ci penso. Forse perché tendo a evitare lo sguardo delle persone, in particolare se estranee, e la postura del corpo asseconda questo mio desiderio di deviare.
Uno dice “sarai timido”, “sarai asociale”, “hai qualcosa che non va”.
Io penso “sarà che son cazzi miei, anche”.
Comunque, nonostante le traiettorie di fuga, finisce che gli estranei mi danno facilmente confidenza. E allora penso alla faccenda dei gatti, e mi sento uno che i corpi estranei gli vanno addosso per strusciarsi lasciando il proprio odore. No: non quello strusciarsi tra persone, che poi se va bene dopo un certo arco di tempo finisce che scopi; dico quello degli animali che ti imprimono la propria esistenza addosso, e basta. Solo che le persone, invece di strusciarsi, per imprimere la propria esistenza sugli altri parlano.

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