Confessioni qualunque – 12

[Ricordiamo ai lettori che Confessioni qualunque, la rubrica curata dai ragazzi di In Abiti Succinti, è aperta a chi voglia scrivere una confessione. Fatelo anche voi! Svisceratevi! E poi inviate i vostri racconti.]

#12 – Nino

di Nicola Feninno

Che resti tra noi.
I miei nonni erano fascisti, i miei genitori democristiani. Io faccio il pescatore e so che nessun partito ha mai moltiplicato il pesce.

Mio figlio questo deve ancora capirlo: vive a Roma, studia scienze politiche, non ha mai saputo nulla del mare; da piccolo gli veniva la nausea soltanto a stare al largo sul pedalò.

Frequentai le scuole a Praiano – elementari e medie – perché ad Arienzo le scuole non c’erano. Prendevamo la stessa corriera alle sette, io, Giggino, Daniele e Giulio, eravamo tutti e quattro di Arienzo, tutti e quattro figli di pescatori; ad Arienzo praticamente tutti gli uomini facevano i pescatori, tranne don Agostino e Pino, lu ricchione, che faceva il barbiere, che poi anche a quello – come diceva mio padre – ci piaceva comunque lu pesce. Alle medie ci siamo scelti un nome per il nostro gruppo: gli Scassacazz. L’ispirazione ce la diede il padre di Giggino: tornavamo dal cinema di Praiano, un sabato pomeriggio; viaggiavamo sulla sua Diana bianco panna – panna sporca – al cinema avevano dato Easy Rider. Leggi il resto dell’articolo

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Siamo gente ricercata

Allora, qui c’è da fare un discorso serio: il blog è andato in vacanza, pure io mi sono pigliato una settimana di ferie, che non sono vacanze, in pratica non lavoro e quando non vado a lavorare non vengo pagato, quindi non erano proprio vacanze ma una sorta di non-guadagno: mi sono comprato la mia vacanza, ma è il bello del mio lavoro, mi dà tante altre soddisfazioni tipo quella di vedere dal vivo una tipa che si infila due bottiglie di vetro di vodka Artic, ma chiudo il discorso che altrimenti divago troppo.
Dicevo, qui c’è da fare un discorso serio: eravamo a cena con Ghelli e Liguori, che il Ghelli aveva portato la mozzarella di bufala e mentre ne ingurgitava tre insieme disse: “Mi garba vedere come arrivano nel blogghe nostro”, mastica e deglutisce un boccone facendo colare latte dalla bocca, “Ci sono certe frasi che ci si schianta dal ridere”. E per sfizio mi sono andato a vedere i famosi “termini di ricerca” che avete utilizzato per arrivare al nostro blog precario.
Per carità: post del genere ne scrivono a milioni, ma cazzo questo è un sito per intellettuali! Qui ci scrive gente coi coglioni grossi come angurie! Sapere che siete approdati qui digitando su google madre spompina cognato, beh… mi rattrista il cuore, l’anima, lo spirito e anche un po’ il corpo. Ma andiamo con ordine.
Inizio a sfogliare la lista di termini di ricerca che avete utilizzato mentre il blog era in vacanza e, per fortuna, al primo posto c’è scrittori precari, poi c’è paolo sizzi, soreni, generazione tq e blablabla, poi vedo che nove persone hanno cercato l’ultimo testamento della sacra bibbia e la mia anima si solleva allo spirito santo.
Poi di nuovo tq, qt, tq, sempre ‘sto cazzo di tq. Ma che è poi ‘sto cazzo di tq? Leggi il resto dell’articolo