New Italian Paranoia

Le macchine in strada vanno avanti e indietro. E gli autisti suonano i clacson. Suonano e si incazzano. Suonano e sbuffano. E fumano sigarette con il braccio fuori dal finestrino. Alla radio stanno dicendo che nelle tette di una giapponese su quattro c’è iodio radioattivo. E che quindi il pupo si ciuccia il latte e si prende le radiazioni. Poi hanno detto caldo record, anticiclone delle Azzorre, attenzione, alta pressione, bel tempo, spiagge piene, pericolo per cani, bambini e anziani, Costa Smeralda, principino William. Ma passiamo alla politica, ha detto il tipo del telegiornale. E due tipi dentro una macchina hanno fatto una smorfia. E una signora grassa ha attraversato la strada zoppicando. E un bambino con un palloncino rosso in mano è rimasto a guardarla e sembra che non ne ha mai visto, di zoppe grasse. Leggi il resto dell’articolo

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Un passo dietro l’altro

Il trailer del documentario Un passo dietro l’altro di Gianni Tetti, autore de I cani là fuori (NEO)

C’erano dei ragazzi che correvano in un campo sportivo e qualcuno ha pensato di farli correre insieme. Il fatto è che questi ragazzi sono affetti da varie forme di autismo o ritardo mentale, e decidere di farli correre insieme non è la cosa più facile del mondo. Luca, Paolo, Daniele F. e Daniele B., Giuseppe e Maria, Mario, Massimiliano e Fabrizio, sono loro i protagonisti di Un passo dietro l’altro. Ed è un passo dietro l’altro che questi ragazzi di Porto Torres e Sennori, dai 20 ai 50 anni, si preparano per le gare anche se non è solo correre, dice Massimo uno degli accompagnatori, è anche farci vedere dalla gente tutti insieme, dice Massimo. Un passo dietro l’altro racconta le paure e le speranza di un gruppo di persone che lottano per migliorare, anche se di poco, la loro vita. Fanno insomma quello che dovrebbero fare tutti: crescono, come sono cresciuti i loro genitori, che raccontano sofferenze e soddisfazioni di una vita certamente non comune, come sono cresciuti i loro accompagnatori, che ormai sono degli amici con cui condividere tutto. La storia parte da quel campo sportivo dove tutto è iniziato e, tra risate quotidiane e realtà dure da affrontare, arriva fino alla gara più importante dell’anno, la gara a Siracusa, dove non ci sono i genitori né le abitudini tanto care ad un ragazzo autistico, dove tutto è nuovo, anche perché prima di arrivarci si deve prendere l’aereo e volare, dove ci si può anche innamorare, dove alla fine c’è sempre il traguardo che un passo dietro l’altro, prima o poi, arriva.

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