Poesia precaria (selezionata da L. Piccolino) – 22
marzo 28, 2010 2 commenti
Ci ho messo un po’ a metabolizzare l’ultima opera di Gioia Lomasti. Questo sia per l’effettiva lunghezza (108 poesie), ma soprattutto perché ho ritenuto necessario soffermarmi un poco sull’aspetto di ciò che avevo innanzi.
Dolce al soffio di De Andrè (Rupe Mutevole Edizioni) è un libro che presenta varie sembianze e differenti punti di osservazione. Un omaggio ma soprattutto un dono dettato dalla musica, che ha portato l’autrice a rielaborare i testi del cantautore genovese. Più di cento componimenti in rima che sono, come Gioia stessa ama ripetere, una poesia dedicata alla sua poesia.
Il risultato è sfaccettato. Questo libro, rotolando e danzando, ha il potere di trasportare il lettore lungo una strada profumata di letteratura e dita che pizzicano le corde.
Rendere giustizia a Dolce al soffio è una faccenda complicata che vale la pena di dirimere tenendo il libro in mano con curiosità, interesse e stupore:
Un gioco di complicata delicatezza, una dolce-amara prosa dall’incalzante melodia e dalla raffinata maestria nell’uso della versificazione che, intrisa di autobiografismo al viaggio musicale “In Direzione Ostinata e Contraria”, vuole essere un sentito e accorato omaggio al più grande cantautorpoeta italiano.
In questo libro non c’è testo che valga di essere pubblicato a dispetto di un altro. Perciò ho fatto di testa mia, affidandomi alla canzone di De Andrè che preferisco. E non credo di aver fatto male.
Buona lettura
GIUGNO ’73
Anno che ne sospese
l’addio di ciò che d’oro
perse la sua radice
e in lei perì l’assolo
scelte che ne convinsi
al suo stornar d’addio
note che a te dipinsi
stonarono di mio
se stancamente resta
l’eco di lei che intacca
come la triste vetta
da cui trasparì di macchia
anelli che d’incrociarne
e del saldar di un cuore
in roccia sbriciolarne
la fine di un amore.
Gioia Lomasti
Gioia Lomasti nasce nel luglio di trentasei anni fa a Ravenna, dove attualmente vive e lavora. Riversa nella scrittura la sua più grande passione, attraverso la composizione di opere in poesia-prosa che ricevono numerosi riconoscimenti da parte della critica, grazie alla partecipazione a concorsi ed eventi culturali della regione Emilia Romagna.
Passaggio (Edizioni Il Filo, 2008) è la sua prima raccolta edita.
Nel giugno 2009 crea la collana Poesia e Vita, edita da Rupe Mutevole Edizioni, curandone personalmente struttura e stile.
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