Kaa-Khem

di Domenico Caringella


Kaa-Khem sapeva di essere un privilegiato rispetto a chiunque altro; anche di fronte agli uomini che lo battevano quando il padrone del mondo era voltato dall’altra parte. Accoglieva le scudisciate come il contrappasso della sua posizione.
Lui solo tra tutti poteva permettersi di non obbedire al signore. A volte arrivava al punto di gettarlo per terra, ricevendo in cambio una risata piena e uno sguardo lungo e carico di ammirazione e gratitudine. Ma sapeva che il pezzo di stoffa color sangue era il segnale; significava che gli ordini non solo andavano eseguiti ma anticipati, interpretati. Leggi il resto dell’articolo