Quel piano B che si chiama letteratura

Alcune riflessioni su L’arte del piano B, Per legge superiore, Zona, L’inferno del romanzo.

di Vanni Santoni

Qualche settimana fa ho ricevuto un libro – un bel libro, anzi: bella carta, ben impaginato, con la copertina spessa e, come si dice, embossed. Questo libro mi ha stupito tre volte. Innanzitutto mi ha stupito vedere che un piccolo editore indipendente, del quale fino a quel momento non avevo coscienza, e sì che abita a pochi chilometri da me – Piano B edizioni, Prato, leggo sul loro sito – produca volumi di siffatta qualità. Poi mi ha stupito vedere che un editore che si chiama “Piano B edizioni” pubblichi un libro che si chiama L’arte del piano B: coincidenza? Accordo? Manifesto d’intenti? Sincronicità? (La risposta, per i curiosi, è suggerita dentro al libro). Infine, mi ha stupito vedere che Gianfranco Franchi, il letterato fondatore e animatore di Lankelot, rivista letteraria improntata alla massima serietà, si fosse avventurato in qualcosa che sta tra il saggio di costume e la satira del saggio di costume. Franchi fa proprio un concetto della cultura popolare contemporanea – quello del “piano B” ovvero del piano alternativo, segreto e pronto all’uso in caso di impraticabilità del “piano A” – e lo declina in tutti i modi possibili, ne enuncia principi e applicazioni, ne inquadra i nemici e gli alleati, lo sviluppa e lo spiega sia filosoficamente che per esempi. E coglie l’occasione, parlando del “piano B”, per uscire dalla satira dei manuali di autoaiuto, e andare a parlare di molte cose; in particolare, io credo, di quelle che gli stanno a cuore, come il problema, di recente tornato ad animare il dibattito culturale, della pseudoeditoria: Leggi il resto dell’articolo

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Appunti biodegradabili dalla terra della fantasia – 7

Questa settimana sarò brevissimo. Sono stato molto impegnato con altre scritture e letture e non ho trovato il tempo per dedicarmi alla rubrica. Ma in compenso, domani, in anteprima su Scrittori precari, troverete un estratto dal nuovo libro del papà di Lankelot, Gianfranco Franchi, che dopo Monteverde torna nelle librerie con L’arte del Piano B. Domani ne saprete di più e potrete leggerne l’estratto inesclusiva per i nostri lettori. Restando al blog, lunedì torna Nacci con La società dello spettacaaargh!, martedì tocca a ContraSens, il nuovo appuntamento quindicinale con la letteratura rumena tradotta da Clara Mitola, mercoledì Antonio Romano e il Manuale per perfetti gasteropodi, giovedì non ve lo dico, venerdì Carta taglia forbice di Marco Lupo, che ieri ha battezzato su TerraNullius la rubrica Mai morti, una delle tante novità del nuovo TerraNullius. E poi, su Nazione Indiana potete leggere un estratto di Se fossi fuoco, arderei Firenze di Vanni Santoni, recensito da Simone Ghelli la scorsa settimana. Insomma, non vi mancano le letture. In bacheca, non dimenticate, tenete d’occhio gli appuntamenti dal vivo, questa settimana ci trovate pure in giro.

Gianluca Liguori