R-estate con noi – II parte

Ok ok, ho mentito, avevo scritto “continua tra qualche giorno” e poi invece ho staccato internet e chi si è visto si è visto. Ogni tanto bisogna disintossicarsi dal web, spegnere computer, cellulari, tutto. Tanto poi si torna sempre qui. E sta per iniziare una nuova stagione. Leggi il resto dell’articolo

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Appunti biodegradabili dalla terra della fantasia – 5

Venerdì scorso, come sapete, sono tornato di nuovo a Roma. L’intenzione era quella di partire da Frigolandia verso le due di pomeriggio, ma quando sono riuscito a salire in macchina erano le quattro e mezza. Fino all’uscita di Roma nord il viaggio è filato liscio, ma non appena sono entrato nel raccordo: il caos. Le macchine erano incolonnate su tre file che procedevano a passo d’uomo, mentre io già cominciavo a rimpiangere la mia nuova casa e non vedevo l’ora di tornarmene in Umbria. La cosa più terribile, tra tutte, è la differenza della qualità dell’aria. Leggi il resto dell’articolo

Il futuro della scrittura collettiva

Vorrei partire dicendo che lo spunto per queste considerazioni nasce dalla conoscenza del progetto SIC di Magini e Santoni. In base a quanto m’è sembrato di capire di quel che ho potuto leggere, ho avuto l’impressione che il SIC si regga sui propositi di due (o chissà quante) persone preparate e appassionate: a differenza di molti altri progetti di scrittura collettiva attualmente in circolazione (spesso solo sussiegosi, tirannici o confusionari: decisamente scrittura truffaldina), Magini e Santoni hanno messo a punto un sistema logico, trasparente e – dote rara e preziosa – ragionevole. Posso non condividere i loro scopi e i loro presupposti, ma non posso non apprezzare la “gentilezza” con cui il SIC è strutturato: ognuno può, seriamente, contribuire grazie alla oggettività della “scheda”. E questo a me pare un contributo genuino alla scrittura. Trovo altresì che la presenza di un Direttore Artistico che esoneri l’autore dalla “integrabilità” sia salutare e azzeccata come soluzione organizzativa, mi preoccupa solo la sua importanza nodale: da lui dipendono davvero troppe cose, è lui che decide se un’idea è buona o no, quindi c’è da sperare solo che sia capace e intelligente. Infine è ottimo che ogni scrittore possa trovare il proprio utilizzo in base alle sue peculiarità. Stupendo. Detto ciò proverò a occuparmi, nei limiti di spazio e capacità, di questo argomento più in generale. O, meglio, a fare delle domande a cui non ho trovato una risposta. Leggi il resto dell’articolo