L’entropia esistenziale

di Matteo Moscarda

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Questo non è un racconto. Non è mosso da narcisismo o velleità scrittorie. Il mio io non ha nulla a che vedere con l’impellenza di spiegare a quante più persone possibili una delle verità da me conseguite in questi anni. È auspicabile e rivoluzionario che entri a far parte della coscienza collettiva un fatto, ovvero che la maglia relazionale sussiste in virtù dei propri legami interni e a prescindere dalla loro identità.
Tutto il resto, al mondo, è indifferente.
Per esempio, tanto è indifferente chi occupi un ruolo all’interno di una gerarchia, tanto è indifferente essere quel chi o un altro chi: in ogni caso, ogni incarico verrà rivestito, ogni mansione svolta, ogni vantaggio goduto o sfavore patito. Sapere chi dovrà godere i vantaggi o patire gli sfavori è una curiosità di interesse soggettivo, e quindi volgarmente egoistico. Per tanto, conoscere l’identità intima di chi deve occupare un determinato ruolo non riguarda la Realtà ma il Mondo Percepito. Leggi il resto dell’articolo

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