Se Foscolo non fosse… /2

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Ma non è solo questo, per cui divertiamoci un po’ a sezionare il signor Ortis.
Chi c’è in lui? Quanto del suo DNA è foscoliano e quanto no?
Ortis è un personaggio composito. In lui confluiscono almeno quattro grandi correnti:

1. le passioni e l’attaccamento ai valori di Amleto;
2. le sofferenze di Achille per Patroclo, di Andromaca e Priamo per Ettore, di Penelope per il lontano Odisseo;
3. i dilemmi e l’incomunicabilità di cui parla Sterne nel Viaggio sentimentale;
4. i dolori di Werther con cui Goethe inaugurò lo Sturm und Drang.

Mi spiego meglio.

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La legalità? Attenti a quando scade! /4

La regola che Giustiniano desunse dal diritto romano e schematizzò nel Corpus luris Civilis è solo un’altra interpretazione che l’uomo ha voluto dare indirettamente alla legalità agendo sul significato di giustizia. Non c’è da chiedersi se oggi la formula «Honestae vivere, alterum non ledere, suum cuique tribuere» abbia ancora valore (visto che è diventata una regola di costume), ma se ne abbia mai avuto (teoricamente) e quale sia stato il suo reale significato (praticamente).

In tal senso, la situazione italiana a oggi è eccitante da un punto di vista speculativo.

Le vicende giudiziarie di Berlusconi sono in realtà le variazioni di un tema maggiore: che armi si possono adottare per proteggersi dalla legge? “Perché dovrei tutelarmi dalla legge?” ci si potrebbe chiedere a questo punto. Il motivo è presto detto: se la domanda delle domande è chi sorveglia i sorveglianti, e quindi chi deve controllare la magistratura, significa che in pratica è il sorvegliante stesso il vulnus del sistema giuridico. Leggi il resto dell’articolo