SOSTIENE SLOTERDIJK, DICE ROBERTO LUIS

Stappare un Malbec in purezza del duemilauno, Ariel riccioluto come Mafalda ma meno caustico e più recalcitrante, dale Burrito, un bicchiere dannazione, in veranda coi piedi al fresco e la cordigliera più in là degli alluci, l’Aconcagua innevato di mezzetinte grigiastre, devo raccontarti una storia, cuore aperto come la fisarmonica di Anibal Troilo da coscia grassa a coscia grassa, dì un po’: tu non lo conosci Sloterdijk, nevvè?

Roberto Luìs sa: pronunciare con discreta credibilità la frase si presenta di colore rosso rubino, riconoscere l’aroma fruttato, di frutto a bacca rossa, saggiare la morbidezza, la corposità, la persistenza del Malbec.

Ariel sa: bere. Col naso tappato e le mani callose che strangolano lo stelo del calice.


Una regola, una soltanto conta, dice Sloterdijk: esclusivamente il vincitore sarà ricordato. Non il secondo, non il terzo, argento e bronzo sono umanizzazioni riecheggianti cristiana compassione, a Roma e Atene è diverso: è consegnato a imperitura gloria chi prevale. Sugli Dei, in Grecia. Sull’Uomo, a Roma.

Continua in libreria

Pubblicità