I capolavori ritrovati della poesia – Seppo Pullulaa

Un’operazione di salvataggio a cura di Ennio Canallegri e William Kessel Pacinotti

I DENTINI di Seppo Pullulaa (1957)

Rodono l’essere, la carne
fino al bianco dell’osso
senza fermarsi eppure immobili
Mi inseguono su un’altalena
che naviga
vuota di vago e d’implicito
E cercano incessanti l’erba
che mi cresce sul petto
e sotto la pelle che si sfalda
i conigli d’alabastro.

SEPPO PULLULAA (Merimasku 1927- Suomussalmi 1973)

La prima (e ultima) edizione del “Concorso per pupazzi di neve poeti”, organizzato nel ’73 dalla Fondazione reduci di Suomussalmi sul luogo della battaglia combattuta trentatré anni prima contro i russi, lo ha tolto alla patria, che ancora ignara di aver perso Leggi il resto dell’articolo

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