Poesia precaria (selezionata da A. Coffami) – 15

Fotografie. Fotografie in bianco e nero antico. Ecco cosa sono le poesie di Roberto Ceccarini.

La raccolta “Giorni manomessi” (L’arcolaio – 2008) racchiude istantanee, emozioni raggelate in cubi di ghiaccio che emanano calore. Quando lessi il libro ebbi l’impressione – e mi ripeterò – di vedere numerose fotografie antiche, in cornici d’argento e di legno chiaro. Si respira tabacco di uomo anziano, si respirano ricordi enunciati e condivisi. Nostalgie che si rinchuidono in sorrisi e lacrime non disperate, ma serene.

Roberto Ceccarini è curatore del blog rossodisera = oboe sommerso

Le poesie che vi propongo sono estratte dal suo libro “Giorni manomessi” (L’arcolaio – 2008)

Andrea Coffami

non sentivamo più i passi

(il freddo faceva battere i denti)

intorno al fuoco, la sera

tenevano banco le parole,

quasi volessero confortarci.

Roberto Ceccarini

mi resta un freddo intramontabile

un freddo non commestibile

la somma di bocche spalancate

nella piazza finestre stavano

ad osservare tutti i morti impiccati

– tutta la loro sorda distanza –

Roberto Ceccarini