Appunti biodegradabili dalla terra della fantasia – 9

A Roma ho recuperato una mia vecchia tastiera da collegare al portatile, ma dopo una settimana non sono ancora riuscito ad abituarmi, sono lento, le dita si muovono con fatica e incontrano una durezza che ricorda i tempi – sarà stato dieci anni fa – in cui adoperavo la macchina da scrivere di mio nonno. Mi ci vorrà un po’ per abituarmi, inoltre nella settimana messa alle spalle ho scritto poco, quasi mai al computer e di rado su internet. Ho usato per parecchi mesi, prima di comprare il portatile nuovo, due anni e mezzo fa, questa tastiera con cui devo entrare in confidenza. È il secondo pc a cui faccio saltare i tasti, al vecchio saltarono prima la L e poi la A. La tastiera che ha perso la O era la migliore che avevo trovato, dovrei trovare qualcuno che riesca a ripararla.
Come vi dicevo la scorsa settimana, sabato sono stato a Lucca Comics Leggi il resto dell’articolo

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Ottobrata romana

Doppio appuntamento precario in questa fine di ottobre, che non riserva solo funghi e castagne.
Per dire che questa sera vi aspettiamo alle 19.30 alla Libreria L’Eternauta (via Gentile da Mogliano 184), ché Vanni Santoni arriva apposta da Firenze per presentare il suo nuovo romanzo, Se fossi fuoco, arderei Firenze (Contromano Laterza), dove all’inizio ci trovate persino una mappa della città con le vie attraversate dai protagonisti della storia – tante volte vi venisse in mente di ripeterne le gesta. Ci sarà anche il Liguori (non nel libro, mi raccomando!), che per l’occasione calpesterà nuovamente l’asfalto cittadino, e siam tutti curiosi di vedere se davvero gli sia già cresciuta la barba come agli gnomi del bosco. Io non l’ho capito se dovrò introdurre il testo o se mi ci fanno andare per leggerlo con accento labronico – magari il pezzo sul lampredotto, che sarebbe un po’ come il cacciucco per noi della costa.   Di sicuro però c’è questo: che il posto è piccolo e dunque vi consiglio di arrivare puntuali, magari anche un paio di minuti prima che non si sa mai, altrimenti vi resta toccare all’in piedi e poi vi lamentate che è colpa dei precari che son disorganizzati.
Domani, invece, con tutto il collettivo “Scrittori precari” al completo – ad eccezione a quanto pare del Liguori, che fa sempre notizia e non può resistere al richiamo della foresta, e per questo sarà sostituito da Marco Lupo (nomen omen) – saremo ospiti di “Labirinti Urbani”, evento organizzato da Les Flaneurs presso la Sala Vittorio Arrigoni (ex Cinema Palazzo – San Lorenzo), dove a partire dalle 19 ci sarà un sacco di roba: reading, live painting, performance teatrali e musica dal vivo. Qui non lo so se ci saranno delle sedie, magari trovate addirittura le poltroncine visto che si tratta di un ex cinema, e comunque se arrivate in orario c’è l’aperitivo, ché se poi venite tardi vi lamentate che si son mangiati tutto.

Simone Ghelli

Appunti biodegradabili dalla terra della fantasia – 7

Questa settimana sarò brevissimo. Sono stato molto impegnato con altre scritture e letture e non ho trovato il tempo per dedicarmi alla rubrica. Ma in compenso, domani, in anteprima su Scrittori precari, troverete un estratto dal nuovo libro del papà di Lankelot, Gianfranco Franchi, che dopo Monteverde torna nelle librerie con L’arte del Piano B. Domani ne saprete di più e potrete leggerne l’estratto inesclusiva per i nostri lettori. Restando al blog, lunedì torna Nacci con La società dello spettacaaargh!, martedì tocca a ContraSens, il nuovo appuntamento quindicinale con la letteratura rumena tradotta da Clara Mitola, mercoledì Antonio Romano e il Manuale per perfetti gasteropodi, giovedì non ve lo dico, venerdì Carta taglia forbice di Marco Lupo, che ieri ha battezzato su TerraNullius la rubrica Mai morti, una delle tante novità del nuovo TerraNullius. E poi, su Nazione Indiana potete leggere un estratto di Se fossi fuoco, arderei Firenze di Vanni Santoni, recensito da Simone Ghelli la scorsa settimana. Insomma, non vi mancano le letture. In bacheca, non dimenticate, tenete d’occhio gli appuntamenti dal vivo, questa settimana ci trovate pure in giro.

Gianluca Liguori