Trauma cronico – Sfratto esecutivo

Liberté, Égalité, Fraternité”

Motto della Rivoluzione Francese

La scorsa settimana vi ho detto che il comune di Giano dell’Umbria ha intimato lo sfratto alla Repubblica di Frigolandia (letteralmente la “terra della rivista Frigidaire”) mettendo di fatto a repentaglio un archivio storico di inestimabile valore che fa parte del patrimonio culturale di tutti noi.

Se vivessimo in un paese veramente democratico, un paese civile, umano, che avesse davvero a cuore la storia, l’arte e la cultura, oggi avrei potuto scrivervi, ad esempio, dell’ultimo, bellissimo libro che ho letto, ovvero Il tempo materiale di Giorgio Vasta, ed invece, figlio di quest’Italia dove non funziona quasi niente, dove ogni giorno viviamo una serie di traumi, violenze, soprusi, scempi, non posso esimermi dal denunciare (mio dovere in quanto scriba) l’ingrata sorte che mette a rischio il lavoro culturale di un uomo di 63 anni, il buon vecchio Vincenzo Sparagna, e dei suoi prestigiosissimi collaboratori di una vita straordinaria.

Il comune di Giano ha fissato per il 26 novembre il giorno ultimo per abbandonare i locali di Frigolandia.

Italia già così è un posto abbastanza becero e deplorevole, senza Frigolandia lo sarebbe senz’altro un pizzico di più. Prego vivamente gli avventori di questo blog di diffondere e divulgare la notizia come e quanto possono (e chi può il 26 vada a Giano dell’Umbria!). Frigolandia è un luogo di fantasia in un paese che la fantasia pare averla smarrita. Non si può permettere che un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore venga trattato in questo modo. Non è umanamente concepibile.

Vi saluto invitandovi a leggere l’ultimo editoriale di Vincenzo Sparagna sul sito di Frigolandia dove potrete aggiornarvi sugli sviluppi dell’incresciosa vicenda.

E speriamo bene.

Gianluca Liguori