I capolavori ritrovati della poesia – Washington Albertus Grapevine

Un’operazione di salvataggio a cura di Ennio Canallegri e William Kessel Pacinotti

HORNETS (Washington Albertus Grapevine, Street Rhymes, 1973)

Nocturne hornets
breathe the smoke we are in
so shine jackets
in blue lightnin’

This is the war buddy
this is our struggle
to see the enemy
down in the puddle

The Hornets win
they loose, the Panthers
open the houses
and light your lanterns

WASHINGTON ALBERTUS GRAPEVINE (Hamlet, NC, 23/9/1955 – Charlotte, NC, 17/7/1974)

Alla fine dei sixties, in un paese dove bastava poco a trasformare una striscia di cuoio o di tela messa in verticale nella mappa del Vietnam, e a sacramentare davanti a una foto qualsiasi di Nixon, il nerissimo Washington Albertus (Wash per gli amici, Albertus per la mamma e Worthington Albione per il nonno semi-demente che viveva con loro) cercava (e trovava) la sua strada.
E fu tra i marciapiedi, gli idranti e l’asfalto incatramato di Charlotte che Wash descrisse la sua breve e favolosa parabola Leggi il resto dell’articolo

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