Ognuno pianga il suo Male

Venerdì 7 ottobre, dopo quasi un anno di battage pubblicitario a fasi alterne, arriverà in edicola “Il Nuovo Male”.
Nuovo perché nuova è la direzione e nuova (o almeno in parte) è la scuderia di autori che ne faranno parte, sebbene – giurano i promotori dell’iniziativa Vauro Senesi e Vincino – a garantire la continuità col passato del giornale sarà la satira pungente delle origini.
E c’è da dire che se in tanti hanno salutato con entusiasmo il ritorno di quella che è stata una delle riviste più rivoluzionarie che la stampa italiana abbia mai avuto, perché assurta – e a ragione – allo status di leggenda per il modo in cui, in soli cinque anni, è stata capace di reinventare un genere, scandalizzare, divertire con trovate geniali nella loro consapevole follia, restano numerose le riserve su quella che sembra solo un’operazione furbetta che sfrutta un “brand” di successo. Leggi il resto dell’articolo

Pubblicità

Trauma cronico – Frigidaire ti voglio bene

Questa domenica vorrei porre alla vostra attenzione una vicenda che mi rattrista molto, emblematica dello stato che vive la cultura oggi nel nostro paese: il comune di Giano dell’Umbria vuole sfrattare Frigolandia.

Frigolandia è la prima Repubblica Marinara di Montagna, Territorio Autonomo della Fantasia, Città immaginaria dell’Arte Maivista, Ashram socratico, Monastero eurotibetano, Accademia delle invenzioni e della musica.

Frigolandia è la patria di Frigidaire, storica voce della controcultura italiana diretta da Vincenzo Sparagna. Come spesso ho detto, ritengo Sparagna un intellettuale di quelli rari. Ascoltarlo parlare è sempre un’esperienza unica, si impara ogni volta un sacco di cose, è magnetico il suo parlare, la sua figura, le sue parole sono pesanti come macigni. Ma l’Italia è sorda, non ha orecchie per ascoltare, sente, non ha occhi per guardare, vede, non ha parole, muta, non ha forze per reagire, subisce.

Un paese martoriato che non riesce a risorgere senza perire. Siamo al trionfo dell’osceno, dell’assurdo, dell’impensabile. La totale assenza del senso del decoro, l’inimmaginabile farsa. Anzi no, la caricatura di una farsa.

L’Italia di oggi è la stessa che ieri ha ammazzato Pasolini all’idroscalo di Ostia quella maledetta notte del 2 novembre 1975. Il cadavere martoriato del poeta che non ha avuto giustizia è l’Italia in marcescenza che egli aveva profetizzato. Oggi i nostri intellettuali non scrivono editoriali sui giornali né vanno in televisione. E su quelli che ci vanno, stendiamo un velo pietoso.

Cos’era Frigidaire lo sapranno probabilmente soltanto i lettori che hanno qualche anno in più. Ai giovani dico solo che in redazione c’era un tal Andrea Pazienza, che tutti voi son certo conosciate. E poi, come più volte mi ha ribadito mio zio, a Frigidaire va il grande merito storico di essere stati i primi in Italia a parlare di aids.

Il mio appello è rivolto soprattutto a quelli più grandi di me, che sappiano spiegare ai più giovani, che debbono ancora imparare, imparare a non dimenticare. Vi invito a leggere la storia negli ultimi editoriali di Vincenzo Sparagna sul sito di Frigolandia e, naturalmente, sostenere e diffondere la causa.

Sono in gioco opere di Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e tanti altri grandi artisti, oltre allo storico archivio della rivista Frigidaire, un patrimonio incredibile.

È assurdo di come in Italia la cultura sia sempre più bistrattata ed ostacolata. Diventiamo sempre più bestiali.

La cultura è abolita. Il pensiero è stato condannato all’ergastolo. La fantasia è stata proibita.

Gianluca Liguori