Un demiurgo sudato

di Flavio Pintarelli

Di colpo, distolse gli occhi dallo schermo, quando si accorse dell’odore acre emanato dal suo stesso sudore. Con aria colpevole si guardò intorno, nell’ufficio. Nessuno dei suoi colleghi lo stava guardando, ciononostante continuava ad avvertire una spiacevole sensazione di colpevolezza. Sollevò un braccio e si accorse che la camicia azzurra indossata quella mattina era chiazzata da un alone umido e scuro.
Sudava come un maiale.

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