Melassa

the-blob-eats-a-jockdi Simone Ghelli

C’è questa melassa che si spande su tutto, che dalle ore dell’inedia contamina anche il restante giorno.
Mi sento che dovrei spremermi, schizzarmi fuori dal fallimento.
Mi sento che non respiro, certe volte. Che ho un peso qui, qualcosa che schiaccia, che preme al centro. Leggi il resto dell’articolo

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Vota Zombie! – #SurrealityShow

elezioni 2013di Andrea Frau

La terra sotto Piazza Venezia sta tremando. Si apre uno squarcio, si sbriciola il terreno e sbuca una mano rancida e violacea. Dal suolo esce un ammasso di carne putrefatta con brandelli di pelle penzolanti di quello che una volta doveva essere un giovine balilla. Del movimento tellurico si accorge solo un imprenditore ai domiciliari al quale scappa da ridere.

Contemporaneamente a Roma, in piazza San Giovanni, milioni di comunisti piangenti seguono un uomo in decomposizione che cammina tenendo un microfono: è Enrico Berlinguer.
“Enrico, dicci tu che fare!” gridano. Sono pronti a tutto. Al segretario cade un occhio ed esce un verme dal bulbo oculare.
Intanto dal cratere di Capaci colmo di agende rosse come lava spuntano tre zombie con delle coppole in testa. Ingroia ci si tuffa da un trampolino della procura di Palermo e nuota tra le agende mentre i non morti gli si attaccano come meduse, come gorgone, e lo divorano fameliche. Si intravede solo la testa dell’ex pm tra una selva di gambe e tentacoli mentre urla: “Sono un martire!” Sì, sarebbe una bella bandiera. Leggi il resto dell’articolo

GNAP! – la tecnica dello schiacciapatate

Riportiamo l’intervento di Jacopo Nacci comparso su Yattaran

Prima o poi mi deciderò a compilare e pubblicare un elenco delle fallacie e delle mosse retoriche subdole che si stanno propagando in Italia in questi anni in modo massiccio e preoccupante: basti pensare all’uso diffusissimo e spensierato dell’argomento a uomo o del processo alle intenzioni. Temo abbiamo a che fare con la prole deforme nata dalle Nozze di Relativismo e Televisione: si tratta di fallacie e mosse che il loro stesso substrato ideologico incorona come uniche forme retoriche moralmente legittime; il medesimo substrato ideologico, intanto, rovescia senza pietà argomenti e dimostrazioni nel cestino delle dialettiche immorali; tutto ciò sta trasformando una parte della popolazione in troll (nel senso internautico) e l’altra parte in soggetti schizofrenici costretti a interrogarsi e rispondersi da soli; se gli schizofrenici che si interrogano e si rispondono da soli mi fanno venire in mente Socrate in Gorgia 506c-507c, i troll mi fanno venire in mente – più che sofisti come Gorgia, Callicle o Polo – i puffi neri, o i film di zombie dove i virus si impossessano dei cadaveri; e credo sia significativo che, nella filmografia sugli zombie, gli zombie si siano fatti via via sempre più rapidi e aggressivi. Leggi il resto dell’articolo