L’ultimo pianto di Ur

di Hasan Atiya Al Nassar

Mi è sembrata la terra dei Sumeri spogliata dei suoi fiumi, nuda.
Mi ha avvicinato la terra d’Iraq, tradita, già vogliosa di fiori seminati dai propri cari.
Ho udito le tenebre che difendono i miei morti, nel mio sangue.
Danza e canti all’alba, per un addio eterno, per addormentare il mio sogno,
cresce e muore il fuoco.
Come è bello, meraviglioso il Mediterraneo,
non ha memoria dei defunti.
Fratello, non camminare oltre
perché il cimitero del mare ti aspetta. Leggi il resto dell’articolo