novembre 22, 2013
di scrittoriprecari
In anteprima assoluta, vi proponiamo un estratto dalla nuova Molecola pubblicata da CaratteriMobili, That’s (im)possibile di Cristò Chiapparino, da sabato 23 nelle migliori librerie. Buona lettura.
Io, invece, non ho mai usato trucchetti di quel tipo. Non mi trovo a mio agio. Insomma penso che se uno vuole comprare davvero una macchina la comprerà, il mio compito è rassicurarlo, fargli capire che è capitato nel posto giusto, che non ci saranno problemi.
Insomma il cliente non vuole sapere che c’è una garanzia di due, tre o quattro anni. Lui vuole essere sicuro che non dovrà usarla quella garanzia, che non dovrà prendersi un giorno di permesso da lavoro per portare la macchina dal meccanico.
Insomma c’è chi studia i manuali di comunicazione per fare questo lavoro di merda, c’è chi è convinto di saper interpretare il linguaggio del corpo del cliente, c’è chi dice che imitare il cliente sia il modo più sicuro di metterlo a suo agio.
Per esempio, non è proprio lo stesso, ma un amico di William che lavora nel campo delle vendite porta a porta ha sviluppato un metodo che sembra infallibile, a quanto dice William, almeno. Insomma lui suona il campanello e appena il padrone di casa apre la porta, lo guarda dritto negli occhi e gli dice: «Si ricorda?». Crea un diversivo, insomma, qualcosa che gli dia il tempo di aprire la cartellina e cominciare a introdurre la sua proposta commerciale.
Io, invece, detesto il momento di approccio iniziale, quando dall’ufficio vedo che c’è una coppia che guarda una macchina e parlotta. Vorrei lasciarli nella loro intimità, insomma, vorrei che fossero loro a venire da me con un semplice Leggi il resto dell’articolo
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