Vorticelle, che bontà

macaulay culkindi Andrea Frau

Tommaso Salvatori è un nome che ai più non dirà nulla.
Forse Tommy Brambilla suonerà più familiare: era uno dei protagonisti della sit-com Fininvest I quattro del quarto piano. Interpretava il figlio più piccolo della famiglia Brambilla, un vero peperino! Verso la metà degli anni ottanta ebbe un gran successo con lo spot delle spinacine “Vorticelle”. Era il bimbo che non riusciva a dire “Vorticelle, che bontà!”, prima diceva “Torvicelle”, poi “Votricelle”. Ora Tommaso ha quarant’anni, è alto 1 e 60, pesa 110 kg e ha ancora la stessa voce di quando aveva cinque anni.
Tommaso vive di rendita e sta tutto il giorno in vestaglia al buio senza mai aprire le finestre a rivedere vecchie puntate de “I quattro del quarto piano” abbuffandosi di Vorticelle. Passa le sue giornate su facebook a chattare con ragazzini e masturbarsi in web cam con la pancia appiccicosa di sperma e briciole di Vorticelle.
E’ un gran frequentatore di siti sulla Teoria della Cospirazione. È convinto che la setta dei Rosacroce stia dietro ogni mistero italiano rimasto insoluto.
Dalla morte di Pantani al disastro della Moby Prince, dalla strage della scuola di Brindisi all’incidente della Concordia, dal delitto di Cogne al fallimento dell’azienda produttrice delle Vorticelle, dalla scomparsa di Emanuela Orlandi alla sospensione della serie “I quattro del quarto piano”. Ogni settimana spedisce la stessa mail al Corriere della Sera in cui tra le altre cose sostiene di essere in possesso dei capitoli mancanti di Petrolio di Pasolini. Il titolo della mail è eloquente: “La pagherete”.
Le Vorticelle non sono più in commercio da circa vent’anni ma lui ha ancora le scorte omaggio.
Ha calcolato che mangiandone nove al giorno glie ne rimangono ancora per dieci giorni. E proprio tra dieci giorni, a scorte esaurite, ha deciso che si ucciderà.
Coincidenza: proprio tra dieci giorni si recherà a Roma, negli studi di Saxa Rubra per il programma di Rai Uno Ve li ricordate?. Frizzi gli farà qualche domanda e dopo tre minuti esatti lo liquiderà. Viaggio pagato dalla Rai più mille euro di gettone di presenza.
Tommaso Salvatori ha programmato tutto: strapperà il microfono dalle mani di Frizzi leggerà il suo comunicato contro I Rosacroce e poi si farà esplodere. Su internet si può facilmente scoprire come si assembli una cintura esplosiva e come si resista dal dare un pugno in faccia a Frizzi.
È la mattina del suo ultimo giorno e Tommaso è raggiante. Esce di casa, una macchina messa a disposizione della Rai lo aspetta. Entra nell’auto, a sorpresa c’è pure un famoso capo struttura Rai. “Ciao, Tommy, come va? Mi dici ‘Vorticelle, che bontà’?”. L’ex Tommy finge di sorridere ed educatamente scuote la testa. “E Bilderberg, riesci a pronunciarlo? Che è tutta ‘sta fissazione per i complotti?”, “non so di cosa parla, mi faccia scendere”. Il dirigente Rai lo trattiene con una mano sulla spalla e gi dice:”Ascolta, io pensavo a te per una nuova serie tivù, Bentornati Brambilla: sarebbe la storia del piccolo Tommy ai giorni nostri. Sai quanti italiani si domandano che fine hai fatto? Abbiamo già scritturato il bimbo che farà la parte di tuo figlio Tommy Junior. Allora che ne pensi?” Tommy Salvatori trema e scoppia a piangere. La sua vocina rotta dal pianto è ancora più infantile. Continua a ringraziare, abbraccia il dirigente. “Grazie, grazie, lei mi ha salvato la vita!” La cordicella della cintura si impiglia, Tommy se ne accorge, con uno scossone si ritrae indietro ma è troppo tardi: la bomba si aziona e saltano tutti per aria.

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4 Responses to Vorticelle, che bontà

  1. Peccato, avrei voluto vedere il sequel di Tommaso! Bravo Frau, mi piacciono i dettagli, il ritmo, e il finale è ineccepibile. Dai un’occhiata al mio blog raccontiviandanti.wordpress.com. e dimmi che ne pensi se ti va. Saluti

  2. F Tunda says:

    “I cinque del quinto piano”, dato che era su canale 5. Non i quattro del quarto. Padre, madre e tre orribili figli.
    Vederne una sola puntata marchia indelebilmente e dolorosamente per tutta la vita.

  3. tabagista says:

    Giusva Fioravanti, in sogno, mi ha diffidato dall’usare il vero titolo.

  4. matteoplatone says:

    F Tunda, pensavamo fosse ovvio che il nome usato da Andrea ha lo scopo di richiamare – richiamare! – una tipica (e celebre) sit-com anni Ottanta, essendo per il resto opera di fantasia. 😉

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