Consigli per cinefili inesistenti

A qualcuno piace Carlo

A pochi mesi dalla sua uscita, è già un classico dell’erotismo inesistente: un mingherlino insulso scombina gli ormoni di qualsiasi donna che gli capiti a tiro, ma un bel giorno comincia a fare effetto anche sui maschietti: il dramma di un sovraffollamento bisex nella camera da letto di un certo Carlo, a cui se lo vedessi non daresti due lire. Ancora una volta colpisce nel segno la regia geniale di Ziggy Wilder.

I soliti idioti

Mario Monelli ci racconta, in un cortometraggio girato interamente in un angusto interno d’un monolocale romano, un episodio vissuto in prima persona. Tutte le notti, poco dopo essersi coricato, per un mese intero, il protagonista viene disturbato dal suono del citofono, senza mai riuscire a cogliere sul fatto l’autore o gli autori dello scherzetto. Rinchiuso tra quattro mura, egli sarà colto dapprima da un’insonnia esasperante, poi da attacchi d’ansia sempre più frequenti e infine da una devastante depressione.

Rimane negli occhi e nel cuore dello spettatore l’ultima agghiacciante inquadratura: un primo piano in cui la vittima, ormai quasi completamente sopraffatta dagli eventi, chiede a se stesso, in un sussurro appena percettibile, guardando in camera: “Chi può essere stato a farmi questo?”.

Nascita di una frazione

Un film diviso in quattro parti, ognuna delle quali viene indicata come un quarto, espresso numericamente come 14. Due quarti sono equivalenti ad una metà 12 del film, cioè 2 x 14 = 12.

Il primo quarto è dedicato alle origini della frazione presso gli antichi egizi, il secondo quarto agli sviluppi in età medioevale, il terzo quarto agli orari che vanno dalle 18:00 alle 21:00 o se si preferisce dalle 6:00 alle 9:00, il quarto quarto al raggiungimento di un’unità.

Mezzogiorno da poco

Un risveglio alquanto kafkiano è quello a cui assistiamo nella prima sequenza dell’ultimo flim di Fred Oddsmann: un intero paese si desta dal sonno e s’accorge d’aver perso la cognizione del tempo, insieme alla capacità di leggere l’ora. I ritmi di un’intera comunità vengono sconvolti senza motivazioni apparenti, finché uno straniero venuto da un paese lontano non farà il suo ingresso in scena, dicendo agli abitanti, in maniera approssimativa, che ore sono.

Il suo messaggio, però (che dà il titolo al film), sarà frainteso da buona parte degli astanti, che lo crederanno un insulto alla qualità del suo soggiorno nella landa in questione. L’avventore se la dovrà vedere a questo punto con l’astio delle persone a cui aveva creduto di fare un gran favore. Vai a fare del bene alla gente…

A qualcuno piace calvo

È già in fase di lavorazione il sequel di A qualcuno piace Carlo di Ziggy Wilder, che come ricorderete descriveva efficacemente le difficoltà di un poco più che anoressico individuo che provoca, inspiegabilmente, tempeste ormonali in individui d’ogni sesso esistente. I problemi si moltiplicano con l’avanzare dell’età: il nostro eroe non è più un ragazzo e ha perso quasi tutti i capelli, ma continua a essere assediato. Da vedere assolutamente.

Carlo Sperduti


10 Responses to Consigli per cinefili inesistenti

  1. andreacoffami says:

    ma sono adorabili!

  2. pier paolo di mino says:

    si capisce che sono imperdibili.

  3. Carlo Sperduti says:

    mi rendo conto ora di aver tralasciato il fondamentale “primavera estate autunno inverno e ancora non ti togli dalle balle”… scusate per l’imperdonabile lacuna

  4. Alessandro Andrea says:

    Visto che già ci stavi, potevi aggiungerci 4 matrimoni e un Foro anale…

  5. bdm says:

    diritto di replica?

  6. chango says:

    peccato che i biglietti sono introvabili! ops.. volevo dire inesistenti…

  7. Carlo Sperduti says:

    s’era pure pensato a “Fino all’ultimo ti stiro” (documentario su certe antiche pratiche di tortura) e a “Torte a Venezia”, ma purtroppo s’è dovuta fare una scelta: siamo mica il Mereghetti!

  8. Marco says:

    Film imperdibili, ho sentito voci di corridoio su una probabile chiusura della trilogia del sex symbol che abbiamo potuto apprezzare in A qualcuno piace Carlo e A qualcuno piace Calvo dal probabile titolo di A qualcuno piace calmo. A quanto pare dovrebbe trattarsi delle gesta del nostro eroe alle prese con l’unica donna che resiste al suo fascino e di conseguenza non apprezza i suoi continui tentativi di marpionaggio.

    Nascita di una frazione si conferma il mio preferito, certo se fosse stata una frazione decimale che non avesse mai raggiunto l’unità sarebbe stata una storia ben più drammatica.

    Ho anche avuto il piacere di degustare l’ultima fatica cinematografica dell’autore di queste squisite recensioni, il nuovo video di Davidormi…onirico!

  9. Kinder Maxi says:

    Grande Fred Oddsmann, che finora reputavo solamente uno strano uomo ed invece si rivela regista di grande intuito realizzativo: avrei apprezzato il suo “Mezzogiorno da poco” (tra l’indicativo presente e l’inesistente passato, ho optato per un condizionale), film spassoso che rievoca le atmosfere western senza però disdegnare le raffinatissime cazzate dei tempi moderni. Chapeau bas.

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