Amarcord – In laguna col nonno
ottobre 2, 2013 2 commenti
Di mio nonno paterno non parla mai nessuno. In famiglia lo ricordano come un uomo autoritario, poco comprensivo, responsabile di una serie di disastri educativi. Quando parlano di lui, lo dipingono come il contrabbandiere di generi alimentari e di prima necessità con i croati nella Jugoslavia di Tito. I croati non godono di una fama specchiatissima da questa parte del mare, ma lui ci si trovava bene, si vede che sentiva una particolare affinità. In realtà mio nonno era un piccolo armatore, proprietario di un mercantile con cui faceva la spola da una riva all’altra dell’Adriatico, importando pietra d’Istria di cui all’epoca c’era gran bisogno per costruire dighe e per lastricare porzioni del litorale di terraferma. È quella pietra bianca, abbastanza friabile, di cui è rivestito il Ponte di Rialto o che si calpesta negli stretti e scivolosi vicoli di Rovigno. È una pietra morbida, elegante, meno resistente del marmo ma molto più piacevole al tatto. Se vi dovesse capitare di sedervi sulla riva di qualche canale a Venezia, accarezzate la pietra d’Istria di cui sono adornati i bordi: è molto consumata e sembra quasi soffice. Mio nonno ufficialmente attraccava in Jugoslavia per caricare la pietra, ma in pieno spirito dell’epoca, per non sprecare un viaggio scaricava merci che gli avevano chiesto i croati la volta prima. Io comunque l’ho conosciuto che era già un uomo anziano, aveva smesso i commerci per mare e aveva tenuto per sé un piccolo scafo a remi e motore, con cui andava a spasso per la laguna. Di lui ricordo che fischiettava e canticchiava, e soprattutto ricordo le sue trasferte in bicicletta al mercato del pesce da cui tornava carico. Cucinava il pesce su un caminetto esterno che aveva costruito da sé con dei mattoni rossi; impiegava intere mattinate a ottenere la brace giusta bruciando il legno ricavato dalle cassette di frutta. Aveva fama di essere il miglior cuoco di pesce della zona, ed essere invitati a pranzo o ricevere in dono del pesce cotto da lui sulla griglia era considerato qualcosa di speciale. Leggi il resto dell’articolo
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